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Auricoloterapia ed odontoiatria: nuove sinergie per l’odontoiatria olistica

Foto: Esempio auricoloterapia. (Foto del Dott. Luca De Col e Dott. Valerio Bini)
Dott. Luca De Col & Dott. Valerio Bini.

Dott. Luca De Col & Dott. Valerio Bini.

mar. 12 febbraio 2013

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L’auricoloterapia è una disciplina terapeutica riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, volta alla cura e al benessere attraverso la stimolazione del padiglione auricolare. La conoscenza delle proprietà terapeutiche della stimolazione del padiglione auricolare si perde nell’antica tradizione medica cinese e di altri popoli, riaffiorando qua e là nella storia, in un susseguirsi di apparizioni fugaci e lunghi oblii.

È solo grazie all’attenta osservazione di un geniale medico francese di Lione, il dott. Paul Nogier, che a partire dalla seconda metà del Novecento (nell’ormai lontano 1950), lo studio del padiglione auricolare ha acquisito carattere scientifico tale da permettergli di essere annoverato come vera e propria branca della medicina occidentale. L’osservazione clinica, gli studi anatomici, elettrofisiologici, termografici di P. Nogier e degli allievi della sua scuola, fino ai recenti lavori di neurofisiologia con la f-RMN del prof. David Alimi, hanno portato alla scoperta e alla comprensione di quel complesso sistema olografico, che il padiglione auricolare rappresenta. L’auricoloterapia sottolinea la stretta relazione tra l’orecchio e il sistema nervoso centrale; ogni punto del padiglione auricolare forma un minuscolo complesso neurovascolare, attraverso il quale avviene un continuo scambio di informazioni tra orecchio, cervello e organi. L’estesa innervazione fornita dai nervi (V, X, PCS, IX, VII, III) interfaccia in modo bidirezionale il padiglione con la sostanza reticolare del tronco encefalico, incrocio tra impulsi nervosi periferici e centri superiori. Ciò che succede nel corpo si rappresenta sul padiglione in modo dinamico, preciso. «C’est comme avoir un écran tactile attaché a notre tète» (È come avere un touchscreen sulla testa), spiega il prof. Alimi. Quindi, un’interfaccia privilegiata che ci permette di agire terapeuticamente, ma anche utile strumento diagnostico.
La rappresentazione del sistema trigeminale, sia sensitivo sia della sua componente motoria, del nervo facciale, del glosso-faringeo, nonché la presenza di punti funzionali dell’ATM e dei denti permette al medico l’elaborazione di strategie terapeutiche precise nel campo odontoiatrico. L’auricoloterapia trova quindi indicazione nel trattamento di patologie sia croniche sia acute, come le disfunzioni dell’ATM, la sindrome algo-distrofica dell’apparato masticatorio, le glossodinie, afte, il bruxismo, i dolori dentari, le nevralgie. Offre inoltre un valido aiuto all’implantologo sia nella fase di preparazione dell’impianto sia nella fase operatoria e post intervento. Si propone come efficace alternativa analgesica, sia nell’atto chirurgico programmato, sia in urgenza e soprattutto in quei pazienti che soffrono di ansia/panico del dentista, o non possono utilizzare farmaci anestetici (per allergie o effetti avversi, o per altre terapie farmacologiche in corso), per coloro che hanno il riflesso del vomito e nausea.
Ma il beneficio lo sente chiunque si sottoponga a questa terapia, infatti ciò che si è osservato costantemente in tutti i pazienti è:
- diminuzione dello stato di ansia e di tensione emotiva legata al lavoro odontoiatrico;
- maggior relax sulla poltrona, favorendo una più rilassata esecuzione dei lavori anche da parte del medico;
- riduzione/annullamento della percezione del dolore (rimane intatta invece la percezione del tatto, quindi non ci sarà una vera e propria anestesia, ma analgesia. Ciò significa che alla fine della seduta il paziente non avrà paralisi del labbro, e potrà alimentarsi, bere e parlare senza problemi).

Inoltre, l’effetto analgesico del trattamento di auricoloterapia riduce notevolmente l’iniezione di anestetico, permettendo:
- considerevole riduzione dell’emorragia intra e post operatoria;
- più rapida guarigione del sito dentale operato;
- riduzione della stanchezza articolare nel dover tener aperta la bocca per tempi prolungati.

L’efficacia dell’auricolopuntura è stata dimostrata da studi scientifici, ed utilizzata in sale operatorie anche negli ospedali all’avanguardia, poiché è una tecnica che non ha effetti collaterali indesiderati, ma solo una lista di effetti positivi.
L’auricoloterapia, come ogni altro mezzo terapeutico, deve essere preceduta da un iter diagnostico sia clinico sia strumentale. Il semplice trattamento del sintomo, peraltro spesso efficace e risolutivo, può a volte mascherare diagnosi importanti.
Indispensabile quindi la collaborazione del medico auricolopuntore con lo specialista odontoiatra, in primis, e di altri professionisti che possano affrontare il problema in modo multidisciplinare. Disciplina recente, con radici profonde nella storia, l’auricoloterapia nelle mani del medico esperto si sta proponendo come un efficace strumento medico in odontoiatria e in molti altre branche della medicina.
 

Bibliografia
Zhongguo Gu Shang. 2012 Mar;25(3):220-3. [Case-control study on application of auricular acupuncture for the treatment of analgesia during perioperative period in total hip arthroplasty]. Clin Oral Investig. 2012 Dec;16(6):1517-22. doi: 10.1007/s00784-011-0662-4. Epub 2012 Jan 6.
Michalek-Sauberer A, Gusenleitner E, Gleiss A, Tepper G, Deusch E. Auricular acupuncture effectively reduces state anxiety before dental treatment-a randomised controlled trial.
Bazzoni G. Scuola Italiana Agopuntura Auricoloterapia Gsatn. Auricolo Agopuntura come terapia di sostegno all’Anestesiologia Odontoiatrica – marzo 2010.
Trapani SR, Losio A, Bazzoni G. Prima e dopo l’anestesia odontoiatrica. Mutamenti della Mappa Auricolare 2010.
Bazzoni G. Magneti per terapia auricolare Razionale d’uso aprile 2011.
 
 

 L'articolo è stato pubblicato sul numero 2 di Dental Tribune 2013 Italy

 

One thought on “Auricoloterapia ed odontoiatria: nuove sinergie per l’odontoiatria olistica

  1. Salvatore Tomasone says:

    Ottimo

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